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In un locale storico, il futuro dell’happy hour: il Groovy

Tipologia: Cocktail Bar

Location: p.zza della Repubblica, 40 – Terracina LT

Anno: 2012

Progetto: aGaN Design

Nel cuore di Piazza della Repubblica, storico epicentro dei più importanti ristoranti e bar di Terracina, ha sede il Groovy, considerato da molti il tempio dello spritz e del finger food.

L’intervento di ristrutturazione che ha dato vita al Groovy ha indirettamente (ma evidentemente!) modificato l’assetto di Piazza della Repubblica; non a caso il locale ha preso il posto dello storico “Bar Italia” chiuso dopo oltre mezzo secolo di onorata carriera ma decisamente “figlio del suo tempo”.

Serviva, dunque, un’idea vincente che potesse testimoniare il cambio generazionale e dare vita ad un locale accogliente in grado di raccontare qualcosa di nuovo e, perché no, di rivoluzionario.

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Il muro

Sotto il muro vecchio, il muro antico.

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L’arte

Street art protagonista della sala

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La birra

15 spine in 5 m lineari

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Il ristorante

Dopo il Groovy… Il Ristorante.

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Gli arredi

I dettagli della trasformazione

Vespa 50: l’upcycling di un mito italiano senza tempo

Il telaio di una Vespa 50 recuperato dal magazzino di uno sfasciacarrozze è stato restaurato e trasformato in una scultura luminosa: il parafanghi è diventato un lampadario ed il manubrio con il fanale dalla luce soffusa ricordano che, in fondo, non esistono regole e non ci sono limiti alla creatività.

 Un viaggio tra degustazione e design

15 spine di birre artigianali a rotazione

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15 fusti ed il motore in un locale attiguo al Groovy

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15 Spine in ferro ossidato trovano spazio su un bancone di poco più di 4 metri lineari

Posizionare l’impianto di spillatura composto da 15 spine, relativi  fusti e motori in uno spazio esiguo sembrava un’impresa impossibile, una sfida accettata e vinta sistemando i fusti (mantenuti a temperatura costante su pedane isolanti e lavabili ) ed il motore in un locale attiguo al Groovy.

I tubi, fasciati insieme, corrono soprabanco all’interno di una trave in ferro progettata ad hoc fino ad arrivare ai vari erogatori in ferro ossidato, il tutto dalle linee pulite ed essenziali.

Se nella birra c’è la forza, nel vino c’è la saggezza

Nel Groovy nulla è stato lasciato al caso e così tra specchi, quadri e lampade recuperate in officine dismesse trova posto una bottigliera non convenzionale: i ferri tondi nervati, usati insieme al calcestruzzo per la costruzione di case ed edifici, sono usciti allo scoperto e con qualche saldatura, sono diventati i protagonisti di una bottigliera dal sapore industriale.

Il ristorante Perugini: la rivoluzione continua!

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Ubicato al piano terra di un edificio ottocentesco, il Perugini nasce nel 1907 occupando i locali un tempo ospitanti il ristorante – albergo “Nazionale”. In oltre un secolo di vita, i locali voltati del ristorante Perugini hanno visto l’avvicendarsi della più svariata clientela, dagli attori e gli artisti della Dolce Vita ai comuni avventori; l’intervento di ristrutturazione, importante dato il valore storico dell’edificio, si è basato su una paziente ricerca di equilibrio tra la preesistenza storica e la necessità di essere contemporanei. L’assetto del ristorante risaliva agli anni ’80: boiserie di legno e lampadari in ferro battuto ne appesantivano l’aspetto; era necessario, quindi, un restyling che interessasse il Perugini a 360°, dalla configurazione architettonica e formale all’immagine coordinata. Il primo step del progetto ha interessato le volte a crociera: come dare loro personalità rispettandone la natura senza ricorrere ai soliti artifici? Dopo essere state consolidate, le volte a crociera in muratura incerta, sono state intonacate e tinteggiate con pittura a calce per divenire la tela perfetta su cui poter dipingere.

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Terracina è una città antica ricca di storia capace, attraverso i suoi bar e le sue caffetterie storiche, di svelarci racconti, aneddoti e curiosità. Ubicato al piano terra di un edificio ottocentesco, il Perugini nasce nel 1907 occupando i locali un tempo ospitanti il ristorante – albergo “Nazionale”. In oltre un secolo di vita, i locali voltati del ristorante Perugini hanno visto l’avvicendarsi della più svariata clientela, dagli attori e gli artisti della Dolce Vita ai comuni avventori; l’intervento di ristrutturazione, importante dato il valore storico dell’edificio, si è basato su una paziente ricerca di equilibrio tra la preesistenza storica e la necessità di essere contemporanei.

Come dare personalità alle volte rispettandone la natura e la storia?

La passione per la street art e per le opere del gruppo Memorie Urbane attivi nell’area laziale, ha fatto nascere l’idea: perché la street art appartiene solo all’esterno degli edifici e non può entrare anche all’interno di essi?

La sperimentazione ha avuto inizio proprio grazie alla collaborazione con artisti come MP5, David de la Mano e Paulo Ito. Le volte a crociera sono divenute lo scenario di una macro foresta nella quale tra animali e alberi camminano le biciclette ignorando la legge di gravità, persino le piante se ne infischiano e offrono il loro lato migliore ai commensali mentre qui e là trovano spazio le Edison nude che hanno preso il posto di pesanti lampadari in ferro battuto.

Su una parete fa capolino un gruppo di ragazzi con tanto di slogan a tema, gli stessi che si leggono sulle vetrofanie appositamente ideate per le porte a vetro del ristorante. Tavoli e sedie sono stati recuperati e trattati in modo da essere coerenti con il nuovo stile del Perugini.

Memorie Urbane

Un oggetto non svolge mai
la stessa funzione del nome
o della sua immagine

L’aforisma di Renè Magritte esprime appieno il senso del progetto del Groovy e di ogni singolo elemento di arredo. La bombetta, emblema del gentleman britannico, diventa una lampada a sospensione divertente e dinamica; il feltro nero contrasta con l’oro dell’alluminio termoriflettente posto all’interno del cappello, illuminato dalla luce calda di una Edison. Nulla di più semplice!

Prima e Dopo: perché è importante rivolgersi ad un architetto   

Ogni ambiente (anche il più improbabile!) ha delle potenzialità e può trasformarsi completamente. Sta alla capacità ed alla sensibilità dell’architetto guidarvi in questo viaggio!

La destinazione? Il locale dei vostri sogni, ma soprattutto, dei sogni dei vostri CLIENTI!  

Gli strati di intonaco sovrapposti nel corso di precedenti ristrutturazioni nascondevano una pregevole muratura in blocchi di tufo che è stata opportunamente recuperata attraverso un intervento di restauro mirato, anzitutto, al rispetto della struttura originaria. Il risultato è stato decisamente soddisfacente!

La rimozione dell’intonaco tinteggiato con i colori arancio e verde ha consentito di restituire agli archi e alle volte a crociera la loro originale configurazione. Soltanto la parete del retro banco è stata trattata con una speciale tinta che l’ha resa una grande lavagna su cui elencare tutte le birre ed i vini disponibili.

Combinazioni inedite richiedono regole inedite

Rule your mind

Cemento

Il nemico della creatività? Il buonsenso!

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